Sab 24 Agosto 2024

Come si gioca a scopone: le strategie migliori

Lo scopone scientifico è una delle varianti più famose del tradizionale gioco della scopa. Le regole dello scopone sono semplici, anche se leggermente più complicate rispetto alla tradizionale scopa. I partecipanti sono in tutto 4 e si dividono in due squadre, ciascuna formata da due giocatori. Per comprendere come si gioca a scopone scientifico occorre partire da quello che è lo scopo della partita: ottenere più punti della squadra avversaria.

Spulciando le regole dello scopone, non si ritrova un limite di default ma viene solitamente deciso dai giocatori: molto spesso il punteggio prestabilito è fissato a 21 punti. Tra i giocatori non è consentito parlare o fare segni per far comprendere le mosse o le carte nella propria, divieto che in realtà vige anche in altri giochi come la briscola. Questo passatempo è ormai molto diffuso anche nella sua versione online ed i principali siti offrono la possibilità di giocare, con offerte di benvenuto in caso di registrazione alla piattaforma.

Lo svolgimento del gioco

Prima di scoprire come si gioca a scopone, è necessario scegliere preliminarmente chi assume il ruolo del mazziere, cioè colui che si incarica della distribuzione delle carte. In un secondo momento si procede a n “tagliare in due” il mazzo e si passa alla distribuzione delle carte (in senso antiorario). Sono in tutto 10 per ciascun giocatore per giocare a scopone, numericamente maggiori rispetto alla tradizionale scopa.

La prima mossa spetta al giocatore alla sinistra del mazziere, che gioca una carta. Procedendo in senso antiorario, il giocatore seguente può fare scopa (nel caso in cui tra le sue 10 carte ve ne sia una uguale a quella giocata dall’avversario) oppure può giocare una carta. Avviene lo stesso per i restanti due giocatori. Le carte giocate vanno a formare il banco: se una carta giocata ha un valore uguale a una sul banco (o corrisponde alla somma di più carte presenti), la si prende. È importante ricordare che la priorità va sempre alla presa singola, solo in seguito si valutano la somma di più carte. Qualora un giocatore riuscisse a prendere tutte le carte presenti sul banco, vince lo scopone.

Le carte vinte da ciascun giocatore vanno a formare un mazzetto accanto ad ogni partecipante, avendo però cura di mettere in evidenza la carta che ha permesso la presa: è una mossa utile al fine di calcolare il punteggio finale al termine della partita. La sfida si conclude quando tutti i giocatori hanno terminato le loro carte, nel caso in cui restassero ancora carte presenti sul tavolo, queste ultime spettano all’ultimo giocatore.

I punteggi dello scopone

Parte integrante delle regole dello scopone è senza dubbio la sezione relativa al punteggio, che permette di assegnare la partita ad uno dei giocatori in gara (o alla squadra). Il calcolo del punteggio nello scopone si effettua solo una volta conclusa la partita. Solitamente si costruisce un mazzo a fianco di ciascun giocatore che raccoglie le varie prese fatte, con la carta che ha permesso la mossa in posizione scoperta, così da rendere più agevole il conteggio. Questo però non si ritrova nelle regole dello scopone, ma rappresenta una convenzione tra i giocatori.

Compreso perciò come giocare a scopone, occorre focalizzarsi su un aspetto altrettanto importante come la conta dei punti. Si assegna un punto alle seguenti mosse:

  • al giocatore che alla fine di una mano ha più di 20 carte complessivamente;
  • al giocatore che ottiene più di 6 carte di denari;
  • al giocatore possiede il 7 e/o il 10 di denari, riceve un punto;
  • al giocatore che riesce ad ottenere tutti i 7 dei 4 differenti semi;
  • a chi realizza il maggior punteggio con 4 carte dei 4 semi differenti.
  • ad ogni scopa realizzata.

È fondamentale ricordare che ogni punto raggiunto nell’ultima mossa non è calcolabile nella somma del punteggio finale.

Trucchi e strategie dello scopone scientifico

Per quanto riguarda trucchi e strategie, le regole dello scopone scientifico appaiono semplici ma per potersi aggiudicare la vittoria occorre avere un’ottima memoria e una buona capacità matematica. Prima di tutto perché è vitale tenere il conto delle carte già entrate in gioco e quelle ancora mancanti in funzione del punteggio. È prassi, infatti, giocare carte di cui si possiede un doppione all’inizio del gioco in modo tale da far intuire al compagno di squadra la tipologia delle carte in mano.

Chi da carte, vale a dire il mazziere, insieme al compagno di squadra, ha l’obiettivo di mantenere pari le carte dello stesso valore. Chi non è di mazzo, cioè non distribuisce le carte, deve invece cercare di creare prese dispari, ovvero generate da somme di più carte.

Lo spariglio

Il termine sparigliare significa prendere 2 carte o più grazie ad una carta (ad esempio: un 5 prende un 3 e un 2 presenti sul banco), le carte così prese sono chiamate sparigliate. Giocare di spariglio significa giocare d’attacco. Per farlo è necessario crearsi un obiettivo intermedio, cioè qualificare alcune carte presenti sul tavolo come intoccabili (perché l’avversario non ne ha o le ha già giocate). La coppia di giocatori che deve sparigliare è chiamata a non prendere, quantomeno all’inizio, le carte messe sul banco dal compagno di squadra, altrimenti sarà impossibile centrare l’obiettivo delle carte intoccabili appena menzionato.

È possibile sparigliare nel caso in cui si abbiano coppie in mano o un numero elevato di carte uguali. Se non si possiedono coppie, è meglio prendere anziché lasciare carte sul tavolo perché l’unica variabile diventerebbe la fortuna.

La regola del pari e del dispari: come vincere

Tale regola si basa su un presupposto ed è forse la più semplice da attuare: la somma del valore dei punti per ogni presa è sempre corrispondente ad una cifra pari. Se si è all’ultima mano, sarà sufficiente sommare il valore delle carte che ancora si hanno in mano a quelle rimaste sul banco.

Se la somma totale è pari, di conseguenza sappiamo che la somma delle carte che ha in mano l’avversario è pari. Si può dunque ragionare su che tipo di carte avrà in mano: tre carte pari o due dispari ed una pari. Se invece la somma totale è dispari, anche l’avversario avrà in mano tre carte la cui somma è dispari: tre carte dispari oppure due pari e una dispari.

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